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CHI E' DAVIDE LERA ?

Davide Lera è nato a Campiglia M.ma il 16 aprile 1964, da madre sanvincenzina e padre piombinese impiegato alle Acciaierie di Piombino, si è trasferito con la famiglia a San Vincenzo alla fine degli anni '70 quando i genitori hanno iniziato a gestire il bar-ristorante-albergo "Il Cacciatore" : uno dei locali di tradizionale riferimento per i sanvincenzini.
Padre di 2 figli: Francesco di 14 anni e Valentina di 12 anni, cattolico, esercita la professione di avvocato negli Studi di San Vincenzo e Follonica. Attualmente è membro del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati della Provincia di Livorno.
Ha da sempre partecipato, motivato da una vera passione civile, alla vita delle associazioni di categoria in favore di San Vincenzo prima come consigliere della locale Confcommercio e poi come Presidente del Consorzio Sabbie Etrusche. Ha esperienza anche come delegato territoriale della Confedilizia.
Presidente di una associazione ippica in San Vincenzo, è stato eletto consigliere comunale nella città di Follonica e nominato Presidente della Commissione controllo e garanzia delle società partecipate.

Candidato alla funzione di Sindaco del Comune di San Vincenzo alla tornata elettorale del 6 e 7 Giugno per la LISTA CIVICA SAN VINCENZO PER TUTTI


AUTOSTRADA: A NOI NON SERVE COSI

on 13 maggio 2009



Prendere una posizione decisamente critica in merito alla realizzazione della nuova autostrada tirrenica visto che i problemi connessi alla sua realizzazione sono stati finora colpevolmente minimizzati e poi quasi ignorati a livello sia comunale che sovracomunale. La soluzione che sembra profilarsi e che ci è stata accennata ufficialmente non appare convincente; infatti la sola prospettiva di avere un tratto di autostrada gratuito per i residenti ci sembra un palliativo più che una soluzione, visto che non tiene in considerazione gli oneri indiretti che il nostro comune dovrà sobbarcarsi. Dobbiamo tenere presente che la nuova autostrada sarà suscettibile di attrarre parte del traffico oggi convogliato sulla A1 e che la presenza di una tratto di autostrada soggetto a manovre di uscita e di successivo rientro favorirà il ritorno della vecchia Aurelia alla funzione di strada di primaria importanza, con quello che ne può seguire in termini di rallentamenti, inquinamento, crisi del traffico urbano e quant’altro. Se poi mettiamo in conto i disagi connessi all’apertura di cantieri di lunga durata, ci troviamo di fronte alla possibilità che ci vengano sottratti flussi turistici economicamente interessanti con la conseguenza di portare il paese in una situazione di crisi ancora più critica dell’attuale. Perciò noi diciamo che San Vincenzo, non potendo accettare soluzioni che ne facciano il capro espiatorio di decisioni prese altrove in dispregio delle sue necessità e peculiarità, ritiene che l’attuale superstrada, anche se più caricata di traffico, è migliore di un’autostrada realizzata a prezzo del suo decadimento economico.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

E' incredibile come l'attuale sindaco Biagi abbia potuto accettare una proposta del genere...
Non riesco a capire il perchè abbia accettato un -non pagamento del pedaggio- di fronte al fatto che la via Aurelia tornerà ad essere trafficata da mezzi pesanti.
Via Matteotti dovrà quasi sicuramente essere ricostruita, senza considerare tutti i problemi legati alle rotatorie (un camion non riuscirebbe mai a passare), all'inquinamento, all'eccessivo traffico (mi immagino già l'estate...)e tutti quelli che ne seguiranno.
Oltretutto non riesco proprio a capire il motivo per cui la maggior parte dei cittadini san vincenzini, me compreso, fossero assolutamente all'oscuro di tutto questo.
A mio modestissimo parere, ogni decisione presa dal sindaco deve essere resa pubblica e i cittadini devono essere fatti partecipi, perchè la trasparenza è un elemento fondamentale, soprattutto se le decisioni prese sono e saranno esclusivamente a carico della cittadinanza.
Spero proprio che questa Lista Civica se dovesse andare a governare questo piccolo, ma grande, paese si ricordi che è il sindaco a servizio dei cittadini e non il contrario.

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